martedì 10 marzo 2015

La estinzione naturale di tutte le cose

17 Aprile 2015 
Lavorarestanca / Audioglobe

1. A colpi d’ascia
2. Ricordi, cagna?
3. Cronaca sportiva minore
4. Una Giulietta qualsiasi
5. Lucidio Sentimenti iV
6. Una burla piccola ma buona
7. Monsignor Ligresti, cardinale
8. Il circo lascia la città
9. Le linee transatlantiche
10. Carrarmati
11. Waterloo
12. Shanghai

lunedì 22 ottobre 2012

Capelli Rame. La ristampa.

Capelli Rame. La ristampa.
Negli anni - diciamo dal 2006 in poi - non sono state poche le richieste di ristampa del nostro disco d'esordio.
E gli anni sono passati. Distratti, noi.
Ora, complice un risveglio improvviso, la ristampa è qui.
Con i ritocchi in fase di remastering di Francesco "Franz" Fabiano e una grafica rinnovata a cura di Paolo Carraro.
Il disco sarà nei negozi a partire dal 5 novembre. Sempre Fosbury/Audioglobe. A breve i dettagli per acquistarlo on line.
A oggi sono previste due date a supportare l'uscita: il 9 novembre al Disco Frisco di Treviso (showcase, ore 19.30) e il 30 novembre al Vapore di Marghera (VE).
Con Paolo "pix" Carraro che torna a suonare la chitarra con i VD, dopo una pausa di sei anni. Per queste date e per preparare il disco nuovo.
Amiamo questo risveglio.

martedì 10 gennaio 2012


Io pesco con l'esplosivo, in sintesi. Niente compromessi. Niente piombo (arrocca la lenza) e niente bombarda come i papaboys dell'Ente Promozione Pesca Sportiva. Sono un cacciatore a tutti gli effetti. Un killer furioso, come quel Bateman che tanto piace ai liceali anni novanta e che rimane insuperato se non nella realtà. Troppo facile, chissenefrega della realtà. Qui è un sogno fottuto e è Letteratura. Mica cazzi. Mi manca il respiro per la gioia infinita ogni volta che scendo al fiume con la mia borsa fuxia farcita di C-4. Pesa come un sasso grande ghiacciato dell'Himalaya - detto anche "Tetto del Mondo" - la mia sacca piena di RDX (ciclotrimetilentrinitroammina). Il peso della gloria. Arriverà a breve, mi dico. La gloria, mi dico. Altro che tritolo. Qui si parla di eccellenza.Porto con me anche mia figlia. A mia figlia piacciono i fuochi d'artificio. Camminiamo veloci verso il fiume. A me tremano le mani i piedi e le guance. A lei non so. Passo spedito e quasi corro, di norma, io. Valentina zampetta accanto a me. "Papà facciamo scoppiare i pesci" dice. "Sì amore" dico. Arrivati. Fiume placido, direbbero. E placido sia, ancora per un po'. Faremo scoppiare i pesci. Tra un po'. Scegliamo la musica. "Cosa vuoi oggi, amore mio?". "Voglio Fiorella", dice mia figlia. E sia. Quella lagna stupida di Sally. Meglio questa lagna scritta con il culo che qualcosa che possa distrarmi. Ogni tanto mia figlia sceglie canzoni belle e io tendo a distrarmi. Meglio Sally. Freddo. Inizio la operazione. Delicata. Il C-4 non sopporta scosse e disattenzioni. Il plastico al tatto è più freddo del freddo Grizzly che blocca il fiato a me e al mio amore qui vicino a me. "Papà, dai, bum!", dice il mio amore. "Bum!" dico io. Scegliere il punto di concentrazione. Dove si concentrano i pesci, intendo. La fauna qui si sposta. La regola è dettata dalle correnti. Cioè dalle stagioni e dalle condizioni dentro le stagioni. Mica sempre uguale, la corrente. Non domandatemi di più. Oggi sembra tutto quieto, ma non bisogna farsi ingannare. Il fiume è quieto in superficie. I pesci vivono sotto la superficie, va da sè. Seguono le correnti che si intrecciano sotto la superficie. Quando la questione è questa bisogna usare regole nuove. Mi tuffo, cioè. Sì. Vado a dare un'occhiata e vedo se capisco dove caspita nuotano i lucci oggi. Rischio una sincope, cioè. Mia figlia mi guarda mentre mi preparo alla immersione/al tuffo/alla esplorazione del fondale. Via i vestiti, qualche flessione per mascherare che padroneggio la situazione, mentre, come sempre, sto improvvisando. Ho già estratto l'esplosivo dalla borsa, penso. Lo nascondo qui dietro, penso. Nascondo l'esplosivo dietro un ciuffo di erba più alto degli altri ciuffi di erba qui intorno. Fatto. Vado. Conosco il fondale. Conosco tutti i fondali qui intorno. Poche bracciate e pochi istanti per capire e valutare la corrente che c'è. Un guizzo degli occhi per individuare dove nuotano i lucci che vorrebbero sconfiggere la corrente ma non riescono a sconfiggere la corrente perché la corrente è più forte delle pinne caudali e dei fianchi smorti di questi cazzo di pesciolini di pianura. Vedo anche mia figlia da qui. Se mi giro verso il trampolino di terra flaccida da cui mi sono tuffato vedo mia figlia che agita le braccia e salta, la vedo ballerina e sfumata e tutta tremante perché guardare una bambina attraverso la lente artificiale dell'acqua fa sembrare la bambina una figura gommosa che si muove a scatti. Vedo che ha qualcosa in mano. Vedo che danza su una gamba. Sento anche le sue grida divertite. Attutite dai centimetri dacqua tra me e lei. Sento che dice qualcosa che trascritto sarebbe un "bum!papàfacciamoscoppiareipesci". Vedo che sta caricando il mulinello del braccio destro. Ha trovato il C-4 tra i ciuffi di erba e, vista da qui, sembra sul punto di lanciare il carico. Felice, lei. Ripete "bum! papà". Urlare un no da quaggiù servirebbe a niente.

domenica 8 gennaio 2012


Io invece mi trovavo a mio agio in quel silenzio.
Ci svegliava prima dell'alba una preghiera vagante lungo i dormitori ancora bui, e molti restavano con gli occhi sbarrati, la testa un po' sollevata dal cuscino, nella leggera vertigine di passare di colpo da uno stato di sonno a uno di silenzio. Richiudevo gli occhi un istante, come per ritornare indietro, dal silenzio al sonno, prima di riaprirli di nuovo nella camerata ancora inebetita. Qualcuno stava già cominciando a infilarsi i calzoni sotto le coperte, mulinava in silenzio gambe e braccia, inarcava il dorso nello sforzo di creare un ponte con la spina dorsale.
Mi vestivo a mia volta sotto le coperte, senza fretta, mettevo i piedi giù dal letto, infilavo le calze, aprivo il cassetto del comodino di lamiera e scoperchiavo il barattolo del lucido, ci intingevo la punta della spazzola, infilavo la mano in ciascuna delle scarpe e cominciavo a stendere la pasta, prolungando l'operazione all'infinito per cogliere l'istante in cui il lucido si stendeva fino a sparire, perdeva consistenza, rimaneva solo luce lucente priva di corpo e di colore.
Facevo questo e altri giochi dell'eternità.

giovedì 5 gennaio 2012

Al lavoro


Nuovo anno, nuovo blog.
Scrivo io (mx), così Pigozzo non si lamenta che deve fare sempre tutto lui.
Facciamo un po' il punto.
Domani io e i due mario riprenderemo il lavoro sul quarto disco dei Valentina dorme. Come alcuni di voi sanno le tempeste estive (non solo meteorologiche) hanno portato alla partenza di Alberto Scapin dalla band. Dopo qualche mese di pausa abbiamo deciso di non cercare subito un sostituto, ma di lavorare al disco come trio. Il motivo? Semplice: se l'hanno fatto i Pooh possiamo farlo anche noi.

giovedì 29 dicembre 2011

Che poi non si dica che mi faccio solo i fatti miei.
Mx rimprovererà me - Cosimo - e Mario PF perché l'esordio qui sotto assomiglia al blog vecchio.
Diciamo che siamo abitudinari, io e l'mpf.
Magari ne parleremo stasera al concerto dei NORMAN al "The Box" di Mirano (VE).
A proposito, venite al concerto dei NORMAN al "The Box" di Mirano (VE) e date fuoco al libretto di Baricco che state leggendo accanto alle tende Ikea del circolo del PDL sotto casa con la speranza che le fiamme trasformino in cenere nera il libretto, le tende e il circolo tutto.